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Unità Pastorale Campobello di Mazara
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Rotocalco.dell'unità.pastorale.num.3.anno2.del.06.03.2022

L'ottavo giorno > Anno 2
Domenica 6 Marzo 2022


Chi fa la guerra dimentica l'umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interesse di parte e di potere. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio.
E si distanzia dalla gente comune che vuole la pace e che in ogni conflitto è la vera vittima, che paga sulla propria pelle le follie della guerra.
PAPA FRANCESCO

In Questo numero
  1. Torretta. Orto sociale invernale
  2. Campobello. "La Svolta per la Rinascita"
    in adorazione
  3. Parrocchia "Maria SS. di Fatima".
    Alle battute finali i lavori del cantiere
  4. Chiesa Madre. Sopralluogo simulacro Immacolata
  5. Le Sacre Quarantore. Un tempo di grazia
  6. Ricordate la storia di Elisa?
  7. Chiesa Madre. A scuola di restauro
  8. Quaresima. Tempo di opportunità per vivere la conversione e l'amore creativo.
  9. Le ceneri. Un segno per rifiorire
  10. Iniziazione Cristiana.
    I nuovi percorsi ripartono dalla famiglia
  11. Rubrica: Voce alle Famiglie
  12. Rubrica: Franciscus Papa

1.Torretta. Orto sociale invernale


All'orto sociale un piacevole momento di condivisione fraternità.
Cavolfiori, broccoletti e finocchi raccolti grazie ai volontari e agli amici della Caritas.

La Madre Terra è la fonte di ogni nutrimento, un altare a cielo aperto, la Madre amorevole che provvede alla vita di tutti i suoi figli.

"Dimentichiamo che noi stessi siamo terra", scrive Papa Francesco, facendo riferimento alla Genesi: "Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente".
La natura appunto nell'Enciclica Laudato Sì di Bergoglio, ha i tratti di una madre e ne è testimonianza l'uso dei verbi marcatamente femminili, come accogliere, custodire, nutrire.

Papa Francesco ci parla di una fraternità universale, di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione; un amore fraterno che può essere solo gratuito. Questa stessa gratuità rende possibile amare i nemici, ad accettare il vento, il sole o le nubi, benché non si sottomettano al nostro controllo.

Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente per ascoltare tanto il grido della terra, quanto il grido dei poveri.
La spiritualità cristiana diventa allora un modo alternativo di intendere la qualità della vita. Sul modello di S. Francesco d’Assisi, l’educazione alla responsabilità ambientale, alla condivisione dei beni comuni, diventa espressione della capacità di vivere insieme e in comunione.

Che la cultura della cura, della condivisione, della pace, dell'integrazione,  impregnino tutta la società con interventi di ciascuno e della collettività a favore del bene comune.

Rossella Leone
Enza Lupo
Corresponsabili Caritas

2.Campobello. "La Svolta per la Rinascita"
in adorazione

Il 22 febbraio noi ragazzi della comunità "La Svolta per la Rinascita" abbiamo accolto, con grande gioia, il parroco Don Nicola Patti e due parrocchiane Enza Lupo e Rossella Leone; condividendo un bel momento  di Adorazione Eucaristica, accompagnato da preghiere e canti.

Il suono della chitarra ha accompagnato i nostri canti e le nostre preghiere, sperimentando con gioia la presenza di Dio in mezzo a noi,  allontanando la solitudine che, spesso, a causa del nostro passato burrascoso, inonda i nostri cuori.

Nel corso di questa adorazione ci siamo uniti al Cielo e abbiamo portato il nostro piccolo cielo sulla terra.
Noi ospiti della comunità "La Svolta per la Rinascita" ci auguriamo di rivivere questa profonda esperienza, poiché abbiamo compreso che l'adorazione è lo stupore di chi sa che Dio è qui con noi a farci sentire la sua presenza in ogni momento della nostra vita.

Gli utenti della comunità
"La Svolta per la Rinascita"

3.Parrocchia "Maria SS. di Fatima".
Alle battute finali i lavori del cantiere
Il 24 febbraio è avvenuto il sopralluogo al cantiere Madonna di Fatima.

Erano presenti l'Ingegnere Dolores e l'Ingegnere Azzarito, insieme ad altri tecnici della direzione dei lavori.

Presenti inoltre la ditta Tarpeo, il parroco don Nicola e alcuni rappresentanti del consiglio pastorale.

Ci ha onorato della sua presenza anche il sindaco Castiglione: l' Amministrazione comunale, infatti, contribuirà al compimento dei lavori della Parrocchia Maria SS. di Fatima con la realizzazione, ad opera della ditta Trombino, di un nuovo portone e di  alcuni infissi.


4.Chiesa Madre. Sopralluogo simulacro Immacolata

Oggi 25 febbraio 2022 presso il laboratorio temporaneo della Prof.ssa Camilla Mazzola è avvenuto il sopralluogo della Soprintendenza di Trapani - Dott. Bartolomeo Figuccio e Tommaso Guastella - per visionare i delicati interventi di restauro che la restauratrice ha condotto in questi mesi.

Ancora qualche piccolo ritocco e si potrà programmare l'inaugurazione del simulacro ligneo dedicato alla Madonna Immacolata.

Dott.ssa Camilla Mazzola

5.Le Sacre Quarantore. Un tempo di grazia

Nella vita del Santo Curato d'Ars si racconta di un contadino che, ogni giorno e alla stessa ora, entrava nella chiesa parrocchiale, e si sedeva nell'ultimo banco. Non aveva libri di preghiere con sé perché non sapeva leggere; non aveva tra le mani nemmeno la corona del rosario. Ma ogni giorno, alla stessa ora, arrivava in chiesa e si sedeva nell'ultimo banco e guardava fisso il Tabernacolo.
San Giovanni Maria Vianney, incuriosito da quel modo strano di fare, dopo aver osservato quel suo parrocchiano per qualche giorno, gli si avvicinò e gli chiese: "buon uomo ho osservato che ogni giorno venite qui, alla stessa ora e nello stesso posto. Vi sedete e state lì. Ditemi: cosa fate?". Il contadino, scostando per un istante lo sguardo dal Tabernacolo rispose al parroco: "Nulla, signor parroco, io guardo Lui e Lui guarda me". E subito, riprese a fissare il Tabernacolo.
Il santo Curato d'Ars descrisse quella come una tra i più alti segni di fede e di preghiera

L’Eucaristia è il sacramento del sacrificio di Cristo, del quale facciamo memoria e che rendiamo attuale in ogni Santa Messa ed è anche la sua Presenza viva in mezzo a noi. Adorare é entrare in relazione intima con il Signore presente nel Santissimo Sacramento, fare esperienza di Lui.

In questi giorni di Grazia si sono accostati a Gesù sacramentato i bambini del catechismo che in comunione di Spirito con i bambini dell'Ucraina hanno pregato per la pace.

Anche gli assititi della Caritas hanno voluto accostarsi in adorazione davanti al Santissimo Sacramento.
Ecco come la forza del Vangelo di Dio converte i cuori, risana le ferite, trasforma i rapporti umani e sociali secondo la logica dell'amore.

Gesù si presenta nella sinagoga a Nazareth come l'inviato a portare il lieto annuncio ai poveri, in una società in cui i più deboli, spesse volte, non godevano di grandi attenzioni (i lebbrosi, le vedove etc...)

Gesù diceva:“I poveri li avrete sempre con voi” (Mc 14,7).

Camminiamo insieme, così come ci esorta Papa Francesco, per fare l’esperienza di una Chiesa che riceve e vive il dono dell’unità e si apre alla voce dello Spirito.

Rossella Leone
Enza Lupo
Corresponsabili Caritas

6.Ricordate la storia di Elisa?

Ve l'abbiamo raccontanta quest'estate in Ottavo giorno
(n. 2 anno 1 - luglio 2021)

In questa "Lettera ad Elisa" le suggestioni di Maria Antonietta, dopo un incontro organizzato, dagli operatori Caritas, per i fidanzati del percorso matrimoniale, in cui Elisa ha raccontato la sua storia.

Cara Elisa,
ti ho conosciuta al percorso di preparazione al matrimonio. Tu eri la sorpresa di cui parlava don Nicola, poco prima del tuo arrivo.
Ti abbiamo vista entrare accompagnata da due grandi donne, Rossella ed Enza.
Subito ho incrociato il tuo sguardo, ho visto nei tuoi occhi l'innocenza di una bambina indifesa; ma allo stesso tempo gli occhi di una donna piena di forza e di coraggio.
Se tu pensassi a tutto ciò che sei riuscita a superare, grazie alla tua grande fede, grazie all'amore delle persone che ti sono state accanto, saresti tanto orgogliosa di te.

Cara Elisa hai superato molti ostacoli, sei stata una grande guerriera, con coraggio e fede hai vinto la tua battaglia.
L' incontro con te é stato davvero emozionante, perché nonostante tutto quello che hai attraversato e le sofferenze che ancora vivi, ti abbiamo vista felice!
Solo un cuore umile come il tuo sa dire: "Stasera sono felice perché ho visto voi ragazzi felici".
Sei un esempio di vita per tutti.
Grazie Elisa!

Maria Antonietta Chiana

7.Chiesa Madre. A scuola di restauro


Oggi primo Marzo i bambini della seconda tappa di iniziazione cristiana hanno vissuto l’esperienza unica di essere “restauratori” per un giorno.

Guidati dalla restauratrice Prof.ssa Sabrina Camilla Mazzola insieme alle catechiste Rossella Leone, Angela Cartafalsa, Anna Trento, Antonella Perricone, Don Nicola Patti e Adele Ropini (assistente della Prof.ssa) hanno contribuito con passione alla scelta e alla stesura del colore sul nuovo basamento ligneo a sostegno della scultura dedicata alla Madonna.  


Attraverso un primo studio del colore individuato solo osservando con attenzione la scultura dopo il restauro, hanno scelto il colore più in armonia con le tonalità predominanti della stessa scultura.

I ragazzi sono stati molto attenti e attivi.




Prof.ssa Sabrina Camilla Mazzola

8.Quaresima. Tempo di opportunità per vivere la conversione e l'amore creativo

La quaresima è il periodo di preparazione, di quaranta giorni, al centro dell’anno liturgico e della vita della chiesa: la Pasqua. Il periodo va dal mercoledì delle ceneri fino alla messa nella Cena del Signore del giovedì santo esclusa.

Si va affermando alla fine del IV secolo e il numero di quaranta giorni ha un valore simbolico per esprimere la penitenza: si pensi ai quarant’anni nel deserto del popolo ebraico fuggito dall’Egitto e, soprattutto, ai quaranta giorni di digiuno di Gesù nel deserto. Il tempo di quaresima assume così la doppia valenza di preparare alla Pasqua annuale e di rimandare alla storia della salvezza.

Allo sviluppo della quaresima ha contribuito la disciplina penitenziale per la riconciliazione dei peccatori, che avveniva la mattina del giovedì santo, e il periodo finale di preparazione intensa, intellettuale, morale e soprattutto spirituale, al battesimo dei catecumeni celebrato la notte di Pasqua.

La quaresima ha un carattere battesimale, sul quale si fonda quello penitenziale. La chiesa, infatti, è una comunità pasquale perché è battesimale: è chiamata ad esprimere con una vita di continua conversione il battesimo che la genera. Il Concilio ricorda “il duplice carattere del tempo quaresimale che, soprattutto mediante il ricordo o la preparazione del Battesimo e mediante la penitenza, dispone i fedeli alla celebrazione del mistero pasquale con l’ascolto più frequente della parola di Dio e la dedizione alla preghiera” (SC 109).

Nel messaggio per la quaresima 2022 i vescovi italiani invitano “a una triplice conversione: all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità”. La conversione all’ascolto, che ci impegna in particolare in questa fase del Cammino sinodale, “implica un atteggiamento di apertura nei confronti della voce di Dio, che ci raggiunge attraverso la Scrittura, i fratelli, particolarmente gli ultimi, e gli eventi della vita”.
Riguardo alla conversione alla realtà i vescovi affermano che “il Dio cristiano è il Dio della storia. L’ancoraggio alla realtà storica caratterizza dunque la fede cristiana. È urgente l’obbedienza al presente senza abbandonarsi a rimpianti né cedere alla paura. L’atteggiamento cristiano è quello della perseveranza”.
Infine per convertirsi alla spiritualità occorre cogliere “la pienezza del tempo”, cogliere l’azione dello Spirito nel tempo, che lo rende sempre tempo “opportuno”. “Per il cristiano questo non è semplicemente un tempo segnato dalle restrizioni dovute alla pandemia: è invece il tempo dello Spirito, un tempo di pienezza, perché contiene opportunità di amore creativo”.

Rosario Ferracane

9.Le ceneri. Un segno per rifiorire


La Quaresima è un tempo prezioso che precede la festa più importante dell’anno liturgico: la Pasqua. Dura quaranta giorni e comincia con la Messa del mercoledì delle Ceneri in cui il sacerdote versa sul capo dei fedeli della cenere (ricavata dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima domenica delle palme, poi bruciati) mentre pronuncia la frase: “Convertiti e credi al Vangelo”.

La cenere è quello che rimane quando il fuoco brucia.  Il fuoco, che illumina e riscalda, brucia con l’amore tutte le nostre cose brutte.
La cenere è una polvere che sporca, proprio come i peccati e gli errori che commettiamo nella nostra vita che macchiano il nostro spirito.
Con la Quaresima, tutti noi cristiani, siamo chiamati a riflettere sui nostri sbagli, riconoscere i nostri errori e pentirci veramente. Solo in questo modo, così come ci scrolliamo via la cenere, possiamo “scrollare via” i nostri peccati ed essere pronti alla grande festa: La Pasqua!  
Per far comprendere loro l’importanza e il significato che questo tempo ha per tutti i cristiani, abbiamo spiegato ai bambini che i contadini sul finire dell'inverno prendevano la cenere e la distribuivano sopra il terreno per dare nuovo vigore e forza al terreno. Dopo aver bruciato i rami di ulivo benedetto e lasciato raffreddare, in un’aiuola abbiamo sparso la cenere sopra il terreno.

Allo stesso modo oggi noi, riceviamo la Cenere sparsa sul nostro capo come segno non di mortificazione ma di vivificazione. La Quaresima è un tempo che ci è donato per ri-fiorie, capire che siamo amati da Gesù e siamo in cammino per diventarne consapevoli.
Insieme ai bambini abbiamo scoperto che con il Battesimo, nel nostro cuore, sono stati piantati dei piccoli semi, come i semi cosparsi di cenere, che hanno bisogno di un po’ di aiuto per crescere bene ... Come fare? è semplice!!!

1.Preghiera
2.Digiuno
3.Carità

PREGHIERA>>>FACCIAMO SPAZIO A DIO (prendiamoci del tempo per pensarlo: impegniamoci ad andare a Messa la domenica, ad ascoltare la Parola di Dio che viene letta.)

DIGIUNO>>>ASCOLTO/SILENZIO (non riempiamo le nostre giornate di tv tablet ecc possiamo fermarci ed ascoltare i nostri pensieri: rinunciamo a qualche cosa che ci piace: meno videogiochi, meno televisione... )

CARITÀ >>>DONARE (facciamo gesti di aiuto in famiglia: impegniamoci a fare qualche cosa che di solito non ci piace fare come aiutare la mamma nelle pulizie, tenere in ordine la nostra cameretta…).

Alla fine della messa i bambini hanno portato a casa una bustina di cenere da mettere in una piantina con l’impegno di rendere ogni giorno il loro cuore un piccolo fiore che porti gioia e amore in chi li circonda.


Enza Luppino

10.Iniziazione Cristiana.
I nuovi percorsi ripartono dalla famiglia

La famiglia è il luogo della prossimità, in famiglia avviene la prima esperienza di vita sul piano degli affetti, della tenerezza, dei desideri. Se la famiglia è la prima finestra sul mondo e sulla vita, la famiglia medesima è chiamata ad essere la prima “PORTA” di ingresso alla fede.
Per questi nuovi percorsi è essenziale interagire fortemente, con relazioni significative, con la famiglia, con la costituzione di gruppi che non coincidano con il gruppo dei fanciulli, ma “gruppi famiglie” per entrare in una dinamica esperienziale che fa leva sulla partecipazione attiva e corresponsabile dei genitori con la comunità parrocchiale a cui essi chiedono un’alleanza nell’educazione alla fede dei loro figli.

Dopo l’accoglienza dei mesi di Ottobre – Dicembre dei vari gruppi  ci siamo dovuti fermare a causa del peggioramento della situazione pandemica. Nel mese di febbraio sono stati ripresi gli incontri in presenza per la COSTITUZIONE DEI “GRUPPI FAMIGLIE” nella comunità parrocchiale: con un nome, un senso di appartenenza, un ritmo di incontro adeguato alle famiglie.
La nuova proposta per l’iniziazione cristiana si declina in tappe di cammino, nel primo anno vivremo tre tappe:

NASCITA E COSTITUZIONE DEL GRUPPO
CONSEGNA DEL VANGELO
CONSEGNA DEL CROCIFISSO

Domenica 20 e 27 Febbraio si sono svolti in chiesa Madre gli incontri con alcune famiglie dei gruppi della prima tappa, con la partecipazione di Don Nicola, il seminarista  Daniele La Porta, della responsabile della Catechesi Angela Stallone, delle catechiste Thea Luppino, Agata Calandro, Susanna Nizzola, Fina Bono, Sara Isgrò e con la partecipazione straordinaria di Suor Luisa della comunità Parrocchiale “Santa Lucia”.
Suor Luisa ha prospettato con chiarezza la NOVITA’ (le tre tappe del primo anno) che implica una SCELTA da parte delle famiglie.
La SCELTA va fatta utilizzando i tre verbi: POSSO, DEVO, VOGLIO.

Man mano lungo il cammino di quest’anno, ogni famiglia, chiamata per nome  e presa per mano dal Signore, avrà la gioia e la responsabilità di rispondere alla chiamata.
Suor Luisa con molta chiarezza e competenza ha evidenziato il percorso di fede cui le famiglie sono chiamate, per far nascere e crescere l’esigenza e la gioia di formare un gruppo di famiglie e di appartenervi; per “assaggiare” la bellezza del Vangelo, compagno di viaggio per la vita. Ogni tappa non è un punto di arrivo, ma è una svolta per un nuovo inizio nella vita cristiana.

Per rendere l’incontro interattivo, prima di iniziare, Suor Luisa aveva dislocato sui banchi della navata centrale della chiesa delle schede con immagini e sui banchi della navata laterale altre schede con testo e immagini per i bambini.
Durante l’incontro ha invitato i bambini ad osservare le schede sui banchi laterali e scegliere quella che preferivano per immagine e testo.
Anche i genitori sono andati a scegliere l’immagine a loro più consona. Ogni bambino/a e ogni genitore ha poi motivato la scelta fatta. I genitori, presi sempre da tanti impegni familiari e di lavoro, hanno avuto modo di riflettere sull’impegno assunto nel giorno del battesimo dei loro figli: educarli alla fede, accompagnandoli nella loro crescita cristiana con l’esempio della loro vita.

E’ stata una grande testimonianza quella dei genitori che con amore accompagnano i loro figli e perciò vogliamo aiutarli nel loro inserimento e quello dei loro figli nella vita comunitaria della parrocchia, attendendo alla loro formazione spirituale. La parrocchia sarà così la casa di tutti, senza discriminazione alcuna, dove tutti sono accolti e inseriti da protagonisti nel comune cammino dell’iniziazione cristiana.
Gli incontri con Suor Luisa hanno suscitato tante emozioni non solo nei genitori ma anche nei bambini che si sono sentiti coinvolti nelle attività messe in campo. Loro stessi hanno mostrato a tutti i cartelloni che indicavano le parole importanti del cammino di fede che si sta iniziando.

NOVITA’ – SCELTA – POSSO – DEVO – VOGLIO.

I prossimi incontri con le famiglie vedranno la Costituzione dei Gruppi e, nel periodo di Quaresima, la Consegna del Vangelo.
La Quaresima, ci ricorda Papa Francesco, è il tempo in cui siamo invitati a «prepararci a celebrare con cuore rinnovato il grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù, affinché la nostra partecipazione a questo dono che Cristo ci fa di sé e della sua vita, possa crescere in noi». Il Vangelo che si riceverà in dono aiuterà le famiglie a percorrere con gioia il cammino quaresimale, puntando la bussola del cuore e lo sguardo verso Cristo che più d’ogni altro ci orienta e ci porta agli altri. Buona Quaresima!”

Angela Stallone
(Responsabile Catechesi Parrocchiale)

11.Rubrica: Voce alle Famiglie

Vogliamo fare dei ringraziamenti speciali ai volontari della Caritas di Campobello di Mazara e a Don Nicola per averci invitato alla raccolta degli ortaggi, che sono stati piantati dagli stessi volontari,  presso la chiesa di Torretta.
Condividere la raccolta degli ortaggi dell'orto sociale, è stato un momento molto piacevole, che ci ha permesso di realizzare, con i broccoli raccolti, un piatto saporito.



Isabella e Francesco Accardo

Raccogliere i broccoli dell'orto sociale, che si trova adiacente alla chiesa di Torretta, è stata una una bella e divertente esperienza, condivisa anche con la presenza di Don Nicola.


Gabriele e Leonardo Pizzolato

Ho dato una mano ben volentieri alla raccolta dei prodotti dell'orto sociale.
Con i broccoli cucineró  la pasta di San Giuseppe, pietanza tipica della nostra tradizione degli altari.
La raccolta un' esperienza sicuramente da rifare.

Dina Insolia


12.Rubrica: Franciscus Papa

Papa Francesco. Il gesto inedito

Venerdì 25 febbraio Papa Francesco si reca  all'Ambasciata russa presso la Santa sede, in Via della Conciliazione.
Un colloquio con l'ambasciatore russo accreditato
presso la Santa Sede, durato all'incirca quaranta minuti.
Al termine dell'incontro l'ambasciatore Avdeyev comunica ai media russi che il Papa ha chiesto  della situazione in Donbass e Ucraina e ha espresso la sua grande preoccupazione per la situazione umanitaria e per le condizioni della popolazione,
sia in Donbass che nel resto del Paese.
Il Pontefice ha esortato che è necessario
prendersi cura dei bambini,
prendersi cura dei malati e dei sofferenti.
Questa è stata la principale preoccupazione del papa,
riferisce l'ambasciatore.
Auspichiamo che il gesto del papa sia riconosciuto come un segno di valore che aiuti positivamente quanti impegnati nel dialogo diplomatico a favore della pace.


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