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Unità Pastorale Campobello di Mazara
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Rotocalco.dell'unità.pastorale.num.4.anno1

L'ottavo giorno > Anno 1
Domenica 4 settembre 2021

In Questo numero
  1. Cura alle fragilità
  2. Festa del perdono di Assisi
  3. "Un'anima innocente sorride tra le crature celesti" in memoria di Christina Napoli
  4. Un viaggio a Capo Granitola
  5. Torretta Granitola. Sposi
  6. Nella solennità di Santa Chiara accoglienza ai cresimandi
  7. Solennità di Maria Assunta
  8. 25° Professione religiosa
  9. Momento di preghiera, fraternità e convivialità con i soci UIC
  10. Torretta Granitola. Il Libro
  11. Di cuore in cuore...
  12. Rubrica ricette
  13. Voce alle famiglie

1.Cura alle fragilità

Venerdì 30 luglio le operatrici della Caritas, il parroco e una rappresentanza della comunità accolgono Elisa per condividere una giornata al mare. Era il suo desiderio dopo essere stata dimessa dalla casa di cura Vittoria. Elisa si sta rimettendo, le sue condizioni sono notevolmente migliorate, ma ha ancora bisogno di amore e di sostegno.
"Il comandamento dell’amore, che Gesù ha lasciato ai suoi discepoli, trova una concreta realizzazione anche nella relazione con i malati", così "una società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei suoi membri fragili e sofferenti, e sa farlo con efficienza animata da amore fraterno", sono le parole di Papa Francesco alla Giornata Mondiale del Malato.
"FACCIAMO  IN MODO CHE  NESSUNO RESTI DA SOLO, CHE NESSUNO SI SENTA ESCLUSO E  ABBANDONATO ".

Ringraziamo il lido Gazebo per l'accoglienza e la sensibilità verso Elisa.
Rossella Leone
Enza Lupo

2.Festa del perdono di Assisi

2 agosto 2021 FESTA DEL PERDONO DI ASSISI ci siamo ritrovati presso la "Grotta Maria Regina". La Celebrazione Eucaristica é stata presieduta da don Marco Laudicina (parroco della Chiesa Madre di Gibellina, assistente diocesano Azione Cattolica) a seguire confessioni.
Il Perdono di Assisi è un appuntamento importante per tutti i cristiani che si svolge da mezzogiorno del 1° agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto. L’evento intende celebrare un episodio della vita di San Francesco. Si narra di un'apparizione di Gesù e della Madonna al Poverello di Assisi, il quale chiese un'intercessione per tutti coloro che si fossero pentiti e confessati dei peccati compiuti dopo aver fatto visita alla chiesa della Porziuncola; Cristo gli avrebbe risposto che tale richiesta rappresentava qualcosa di molto grande, ma la preghiera di Francesco sarebbe stata esaudita a patto che quest’ultimo avesse domandato al papa questa indulgenza.
Era il 2 agosto del 1216, e vicario di Dio in Terra era papa Onorio III. Francesco gli fece visita , riuscendo ad ottenere l’indulgenza plenaria.

“QUELLO CHE IO DOMANDO, NON È DA PARTE MIA, MA DA PARTE DI COLUI CHE MI HA MANDATO, CIOÈ IL SIGNORE NOSTRO GESÙ  CRISTO ”
(San Francesco)
Il parroco don Nicola Patti

3."Un'anima innocente sorride tra le crature celesti" in memoria di Christina Napoli

La nostra Christina ci ha lasciato un bagaglio di sorrisi, di cuori disegnati e di arcobaleni.
Piccola mia, la tua dolcezza disarmante traspare dai ricordi di quei pochi anni con noi sulla terra.
Il tuo sorriso rimane impresso nella mente di tutti, da chi guarda una tua foto per la prima volta a chi invece ha per anni cercato di trovare pace pensandoti serena lassù tra le creature celesti.
Quando quest'estate, dopo trent'anni dalla tua dipartita terrena, abbiamo desiderato ricordarti con i parenti e gli amici della nostra terra è sembrato che tutto fosse stato deciso dall'alto.
Entrare in contatto con persone disponibili e dolci che hanno collaborato a celebrare questo ricordo rimarrà sempre nel mio cuore.
Come un angelo Christina é ovunque, é con noi, ci sostiene e ci sorride.

In data 7 agosto 2021 la nostra famiglia ha deciso di apporre una targa in  memoria di mia figlia Christina Napoli, nella chiesa San Giovanni Battista di Campobello di Mazara, vicino all'angioletto che tanti anni fa la nostra famiglia aveva già donato.  
In questa parrocchia della mia amata Sicilia, che ho avuto modo di frequentare fin da piccola, la nostra piccola Christina, durante le vacanze estive nella località balneare di Tre Fontane ha trascorso tanti momenti di spensieratezza.

Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati affinché questo mio desiderio si potesse concretizzare, lasciando il segno tangibile della sua presenza anche qui dove ci sono le nostre radici.
Franca Tummarello

4.Un viaggio a Capo Granitola
Il 9 agosto 2021 nella borgata di Torretta Granitola presso il Club Nautico, Gianluca Serra presenta due saggi "Viaggio a Capo Granitola" e "Le tonnare di Capo Granitola e Sciacca".

Nella foto l'intervento del parroco don Nicola Patti
Il dovere morale di preservare la memoria del territorio – due libri su Torretta Granitola
Fra aprile e luglio del 2021 ho pubblicato due libri su Torretta Granitola valorizzando materiali raccolti con passione negli ultimi quindici anni. Si intitolano “Viaggio a Capo Granitola” (196 pagine) e “Le tonnare di Capo Granitola e Sciacca. Il ritorno della memoria” (396 pagine).
Entrambi sono dei saggi che nascono dal mio intimo legame familiare con la borgata costiera di Torretta Granitola. Mio nonno materno Giuseppe Barraco fu, infatti, Rais nella locale tonnara, attiva nel 1944-1972. Qui si sono conosciuti i miei genitori. Qui, da quando sono nato, trascorro le mie vacanze estive in un ozio creativo nel quale cerco ristoro dopo lunghi mesi di lontananza. La vita è, in fondo, la storia di un viaggio di ritorno – un nostos – verso un luogo ideale o idealizzato in cui abbiamo fatto la prima e più segnante scoperta del mondo. Questa implacabile nostalgia mi ha riportato, attraverso il filtro della ricerca e della scrittura, a Capo Granitola con l’intento di rendere comunicabile agli altri l’identità di questo luogo storicamente di confine fra Mazara e l’ex principato di Castelvetrano (dal 1955 Campobello di Mazara).
Sono le prime monografie in assoluto su questo lembo di Sicilia. Nei due volumi sono organicamente raccolti i principali tasselli della storia e della geografia del luogo allo stato attuale noti: alcuni sono ben definiti e documentati – è il caso della tonnara Amodeo; altri, invece, hanno necessitato di un’operazione di scrostatura dalle sabbie del tempo attraverso faticosa ricerca.
Non sono soltanto due libri sul territorio ma anche del territorio, il quale racconta se stesso attraverso la memoria e la voce dei tanti testimoni che ho intervistato. Ed è anche un libro per il territorio che matura una istanza civile, un impegno politico nel progetto culturale di conoscere per amare ed amare per tutelare i monumenti e la natura del luogo. Rincresce notare che fra questi monumenti, fra il 2019 e il 2020, si sia consumata, nella quasi generalizzata indifferenza della comunità locale, la distruzione di quanto restava del Calvario di Torretta, un tempo sormontato da tre croci, ultima tappa del percorso processionale del Venerdì Santo nonché luogo di sosta per un’ultima benedizione delle spoglie di chi moriva in questo borgo e veniva poi sepolto nei cimiteri dei centri limitrofi di Campobello, Mazara e Castelvetrano.
L’approccio usato nei libri è interdisciplinare: dall’archeologia alla storia, dalla cartografia all’architettura, dall’economia alla cultura materiale, attraverso la pluralità delle fonti (soprattutto fotografiche) e la eterogeneità degli apporti, affiorano significativi frammenti e stratificazioni che concorrono a definire, in un mondo globalizzato che tende ad omologare i luoghi e i bisogni legati alla loro fruizione, l’identità profonda di Capo Granitola. Il tutto nell’auspicio che la memoria del luogo possa essere attivamente conservata dalla comunità locale e dalle istituzioni come prezioso patrimonio sul quale costruire l’avvenire socio-economico del territorio.
Gianluca Serra

Il Calvario di Torretta in un carboncino realizzato dal maestro Pietro Asaro e da me donato alla parrocchia di Torretta Granitola nell’auspicio che il monumento possa essere ricostruito con alcune delle sue originali pietre nel sagrato della Chiesa di Maria Assunta Stella del Mare.


5. Torretta Granitola. Sposi

Il 10 agosto 2021 nella parrocchia "Maria Assunta Stella del Mare" della borgata di Torretta Granitola, sono convolati a nozze Emilio Giorgi e Jessica Indelicato.

Celebra l'eucaristia il parroco don Nicola Patti. Tra i testimoni di nozze Giuseppe Anastasi, noto cantautore della nostra terra.




6. Nella solennità di Santa Chiara accoglienza ai cresimandi
In data 11 agosto a Tre Fontane presso la grotta "Maria Regina" si è svolta una serata di accoglienza per i cresimandi in preparazione al Sacramento della Confermazione. Un momento intenso di preghiera, la Santa Messa, l'adorazione eucaristica, le confessioni con i sacerdoti Don Nicola e Don Marco Laudicina, parroco della comunità di Gibellina.
Forte è stata l'emozione di ritrovarci, dopo la Messa tutti attorno a Gesù Sacramentato, vero fulcro della serata. Auguriamo ai nostri ragazzi di fare tesoro di questa esperienza e ringraziamo Suor Erina per la sua disponibilità.
Le catechieste: Maria Grazia Giambanco, Fina Bono, Cinzi Sciacca e Thea Luppino.

7.Solennità di Maria Assunta

La celebrazione Eucaristica della solennità di Maria Assunta si é svolta il 14 agosto alle 19.00 nella chiesa della borgata di Torretta Granitola, cui ha preso parte il presidente del locale club nautico prof. Gaetano Maniscalco che ha provveduto a depositare in mare una corona di alloro in memoriali dei defunti, e il 15 agosto in piazza Favoroso a Tre Fontane, alle 19.30, presieduta da S. E. R. mons. Domenico Mogavero.
Alle celebrazioni in onore di Maria Assunta hanno partecipato le autorità civili e militari: il sindaco rag. Giuseppe Castiglione e rappresentanti dell'amministrazione comunale; presente l'Arma dei Carabinieri con il comandante Piero Fiorentino e la Polizia Municipale di Campobello di Mazara.

Il Vescovo durante l'omelia apre una riflessione sul Mare Mediterraneo, territorio di una missione che passa attraverso l'accoglienza, il dialogo, l'integrazione, la capacità di scoprirci fratelli. Un percorso di promozione umana e un incontro con le religioni professate dagli immigrati e dai profughi.
All'inizio della Celebrazione Eucaristica la segretaria del Consiglio Pastorale dà un  saluto al Vescovo, ripercorrendo anche le attività svolte dall'Unità Pastorale: "Siamo lieti di essere qui oggi riuniti nella solennità di Maria Assunta, in questa frazione di Tre Fontane della nostra comunità. Ringraziamo sua Eccellenza Reverendissima mons. Domenico Mogavero che viene a presiedere la celebrazione Eucaristica.

Anche quest'anno, lo stravolgimento causato dalla pandemia non ci ha consentito  l'imbarco del simulacro della Vergine Assunta. Ciò non deve scoraggiarci, ma condurci a riscoprire una spiritualità che va ben oltre il folklore e le pratiche devozionali: un ritorno all'essenzialità della fede.
In questo tempo, ci siamo un po' rieducati a un nuovo stile di vita che le misure di sicurezze ci hanno imposto.
Tutto ciò ha avuto una notevole ricaduta sulla prassi pastorale. La nostra comunità ha cercato di non fermarsi, progettando pian piano nuovi percorsi in piena corrispondenza con i quattro appelli dettati dagli orientamenti pastorali diocesani alle comunità parrocchiali.
Primo appello: SOLIDARIETÀ E CONDIVISIONE.
Durante tutto il periodo della pandemia, il servizio della carità è stato al centro delle attività pastorali. Grazie agli impulsi della Caritas diocesana, si è rafforzata notevolmente la forza operativa sul territorio.
I progetti "Anticrisi" e, successivamente, "Tendi la mano al povero" hanno permesso di  sovvenire alle criticità di molte famiglie della nostra comunità cittadina, provvedendo al pagamento di utenze, canoni di affitto, visite mediche, acquisto farmaci e così via.
A tal proposito, é rimasto attivo uno sportello di ascolto in Chiesa Madre, dove le famiglie sono state accolte alla presenza del parroco.
Un'azione di carità che cerca di  non trascurare l'ascolto, il dialogo, le relazioni, nello stile della cura delle fragilità.
Secondo appello: PAROLA DI DIO.
Qui ci siamo posti degli interrogativi. In fondo, è sotto gli occhi di tutti che le nostre comunità non ruotano attorno alla Parola. La risposta che abbiamo cercato di dare è stata di proporre  incontri quindicinali con la lectio divina in videoconferenza.
Appuntamenti che hanno mirato a traghettare le nostre comunità da comunità che rimangono ai margini del respiro della fede che viene dalla conoscenza e dalla meditazione della Historia salutis, in comunità in cammino, che anelano alla Parola, al cibo che sazia.
Terzo appello: DONO DELLA GRAZIA.
È stato necessario rimodulare i percorsi della catechesi dell'iniziazione cristiana.
Il covid ci ha messo davanti a un quadro critico. La posta in gioco era alta: fermarsi o proseguire.
Il dialogo con le famiglie e la sinergia tra le catechiste e la comunità ha consentito di portare avanti un programma puntuale, una modalità di annuncio efficace, fatta di parole e segni, per accompagnare i ragazzi alla ri-espressione del messaggio di Gesù, anche attraverso i percorsi educativi offerti dall'ACR.  
Concluso il tempo scolastico, i bambini hanno vissuto questo tempo estivo non come tempo vuoto ma come tempo di continuità al percorso di catechesi già avviato. Si sono svolti due mini campi estivi: uno a Tre Fontane presso la grotta Maria Regina e l'altro presso la chiesa di Torretta.
Attraverso la drammatizzazione del passo biblico del profeta Giona, i bambini hanno scoperto l'universalità e la misericordia dell'amore di Dio.
Tema centrale del periodo estivo é stato la "cultura della cura". L'orto sociale, nato il primo giugno nel terreno di pertinenza della chiesa di Torretta, è stato lo spazio per accogliere il messaggio dell'Enciclica Laudato Sii di Papa Francesco sulla cura della casa comune.
I bambini hanno sviluppato i tre temi, "cura del creato", "cura del prossimo" e "cura di sé".
Da piccoli volontari, hanno distribuito i prodotti dell'orto tra le famiglie degli indigenti al centro di ascolto caritas.
Hanno sostenuto con l'appoggio delle catechiste la vendita di beneficenza dei prodotti raccolti dell'orto per l'acquisto di buoni spesa per i poveri.
Hanno avviato nelle proprie case dei piccoli laboratori culinari portando sulla tavola cibi biologici, ripercorrendo le ricette e i sapori della nostra terra.
Quarto appello: CURA ALLE FRAGILITÀ.
Il tempo che stiamo vivendo sottolinea una grande necessità di prendersi cura dell'altro, un compito che non può essere delegato. Tutti dobbiamo essere attenti alla cura delle fragilità. Ciò rende una comunità credibile.
Punto di forza di questo appello è una pastorale integrata e un cammino sinodale.
Aneliamo ad essere comunità che si manifesta attraverso i piccoli segni del Regno dei cieli.
Ricordiamo una domanda che recentemente don Vito Impezzilleri ha posto a mons. Corrado Lorefice in occasione della presentazione del suo libro a Mazara, presso la Fondazione San Vito Onlus.
"Come si fa ad essere testimoni del Regno di Dio"?
Mons. Lorefice rispose con una testimonianza di papa Francesco: un gesto concreto nei confronti di Francois, un uomo semplice che il Santo Padre incontrò il giorno della sua visita pastorale a Palermo, con il quale volle sedere a tavola per il pranzo e successivamente esaudire il suo desiderio di una visita a Roma.
Affidiamoci alla Vergine affinché, come afferma Papa Francesco, ci conceda la grazia di non essere cristiani tiepidi, da copertina, che lasciano raffreddare l'amore, ma di essere piuttosto dei cristiani autentici, coraggiosi, capaci di essere attraverso i segni e la Parola, testimoni credibili del Vangelo.
Affidiamo alla Vergine Assunta il completamento del restauro dell'Immacolata e l'imminente riapertura del cantiere della Chiesa Madonna Di Fatima e chiediamo di saper essere veri testimoni del Regno di Dio.
La ringraziamo ancora una volta Eccellenza per la sua presenza, ci benedica tutti."
Rossella Leone

8.25° Professione religiosa

Sabato 21 agosto presso la Chiesa Madre di Campobello si é celebrato il 25°anniversario di professione religiosa di Suor Anastasia, della comunità delle suore Bocconiste di Campobello di Mazara.
Presiedono la Celebrazione Eucaristica padre Zico Kongolo della comunità dei padri Bocconisti del santuario della Madonna del Paradiso di Mazara del Vallo e Padre Giuseppe Ponte.

9. Momento di preghiera, fraternità e convivialità con i soci UIC
Lunedì 23 agosto 2021, nella parrocchia Maria S.S. Immacolata in Tre Fontane un momento di preghiera, fraternità e convivialità ha unito i soci dell'Unione Italiana Ciechi ed i non vedenti della sezione territoriale di Campobello di Mazara. L'incontro introdotto dalla celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco Don Nicola Patti, è proseguito in una pizzeria locale. I soci compiaciuti della presenza del parroco, del presidente provinciale Sig. Antonio Struppa e della responsabile territoriale Sig.ra Guglielmini Rosa hanno condiviso con entusiasmo momenti di sana fraternità e convivialità riedificanti per il corpo e l'anima. L'incontro si è concluso con l'auspicio di poter avere, nel prossimo futuro,  un locale da adibire a sede dell'UIC in modo da consentire ai soci una migliore fruizione dei servizi che l'associazione offre.
Rosetta Gugliemini

10.Torretta Granitola. Il Libro

Venerdì 27 agosto alle 21.30 presso il Club Nautico di Torretta Granitola il prof. Giovanni Isgró presenta il libro
"STORIA DRAMMATICA SACRA E DELLO SPETTACOLO DEVOZIONALE IN SICILIA"
Il prof Giovanni Isgró é docente di Storia al Teatro e dello Spettacolo presso l'Università degli studi di Palermo.
Esperto di Storia dello spettacolo in Sicilia, i suoi saggi sono stati pubblicati presso le più autorevoli Case Editrici nazionali di settore e riviste di primo livello. Orgoglio della nostra terra, vincitore del premio Nazionale di Saggistica Dannunziana 1994 (Pescara) e del Premio Pirandello 1996/97 e la Saggistica teatrale.
Il libro offre un interessante quadro storico della produzione scenica e della manifestazione della devozione in Sicilia dal Medioevo ai nostri giorni, con un'attenzione al ruolo eminente della Compagnia di Gesù  in età moderna.
È possibile ascoltare la lectio magistralis del prof. Giovanni Isgró attraverso il video dell'intervento, sulla pagina Facebook Unità pastorale Campobello di Mazara (clicca qui)

Nella foto da sinistra Dott La Rosa membro del CP, Dott. Maggio Presidente regionale AGE, prof. Isgró, don Nicola Patti,
prof. Gaetano Maniscalco Presidente Club Nautico

11.Di cuore in cuore...

È stato bello quest'anno alla "grotta", iniziare gli appuntamenti di preghiera con la Solennità del Sacro Cuore a giugno  e concluderli con il primo venerdì di settembre, con la Santa Messa e l'Adorazione riparatrice sempre al Sacro Cuore. "In mezzo"... c'è stato "il perdono". Quello di Assisi. Elargito alla Porziuncola, il 2 agosto, ed esteso ad altre chiese. Una gioia per me, vedere questo piccolo luogo, in crescita come luogo vocato alla riconciliazione e alla pace. Sia il 2 agosto che l'11, festa di Santa Chiara di Assisi, grazie a don Nicola e a don Marco Laudicina si è potuto infatti amministrare anche il sacramento della Riconciliazione, durante l'Adorazione eucaristica guidata. Appuntamenti che hanno impreziosito sicuramente la "Quindicina dell'Assunta" che abbiamo celebrato "Regina", la settimana successiva con alcuni momenti dedicati alla preghiera del Santo Rosario.
Siamo partiti dal Sacro Cuore e ci stiamo ritornando... nella certezza che la Misericordia di Dio è quel mare le cui onde si infrangono sul bagnasciuga della nostra povertà e la schiuma della divina carità copre i nostri peccati. Questo pensavo l'altro giorno mentre ero in Adorazione davanti al Santissimo. Non c'è spiaggia più bella di questi gradini che stanno sotto il tuo altare, Signore. E se si conoscesse il valore della Santissima Eucaristia, veramente, come dicevano i santi, sarebbero necessarie le forze dell'ordine dinanzi a tutte le Chiese per regolarne l'accesso, e non a motivo delle restrizioni anticovid.
Alla Grotta, quest'anno, ho avuto la grazia di custodire il Santissimo in un piccolo tabernacolo fornitomi dallo stesso don Nicola e, sebbene spesso vinta dal caldo delle alte temperature di questa estate e da qualche incombenza familiare, ho potuto godere  di qualche momento di Adorazione personale dove sicuramente non è mancata l'intercessione per l'intera comunità locale e non. Ricordo in particolare la veglia di "ferragosto"... Attendere l'aurora della Solennità dell'Assunta davanti a Gesù Eucaristia è stato un momento di grazia speciale e spero   che il prossimo anno possiamo trovare nuove "vie eucaristiche", perché no, per arrivare a chi ha affogato la notte più bella di agosto in qualche  birra di troppo... I nostri giovani sono sicuramente al centro (a proposito di cuore) dei nostri pensieri. E incanalarli in dimensioni e "luoghi molto più che  alternativi" a quelli in cui gli si offre solo alcool a ripetizione e musica assordante è un proposito di ordine prioritario. Ho potuto constatare che don Nicola è un pastore che lavora molto per il gregge che gli è stato affidato, ed è affiancato da persone, spesso già assorbite dagli impegni familiari che come lui, non si risparmiano nel mettere a disposizione tempo ed energie affinché la comunità parrocchiale cresca secondo lo Spirito, e avendo anche  particolare e singolare attenzione per i poveri.
Un piccolo lievito che testimonia l'amore di Dio e lo propaga con grande dedizione anche verso le periferie.
Grazie a questo piccolo lievito di anime, affiatate anche tra di loro, si è potuto organizzare anche un mini campo estivo per i ragazzi del catechismo, una veglia di preghiera per i Cresimandi con la preziosa presenza dei seminaristi della diocesi e di don Davide Chirco, e, giovedì 2 settembre, si sta pensando a un altro mini campo a conclusione del periodo estivo.
La Grotta di Maria Regina, nel suo piccolo  e nella sua povertà,  insieme ai punti principali dell'Unità pastorale da cui si snodano e si propagano la fede e la carità, vuole fare la sua parte; E sappiamo che come gli operai dell'ultima ora, nessuno resterà disoccupato e nessun terreno incolto. Colgo l'occasione per lodare anche l'iniziativa dell'Orto sociale a Torretta, dove si fondono valori come socialità,  natura, impegno e carità. I frutti della terra condivisi sono un segno dell'albero buono che viene secondo lo Spirito.
Buona continuazione a tutti, nella gioia del Signore Risorto.
Suor Erina

12. Rubrica ricette

Zucchine gratinate al forno
INGREDIENTI
Zucchine, mollica, aglio, sale, menta, olio extra vergine di oliva.
PROCEDIMENTO
Per prima cosa lavate e spuntate le zucchine, tagliatele ricavando delle fette spesse circa mezzo centimetro.
Mettete le zucchine in una ciotola.
Aggiungete uno spicchio d'aglio sminuzzato in una ciotola e un pizzico di sale.
Tritate a parte le foglioline di menta.
Impanate le zucchine e disponetele su una leccarda ricoperta con carta forno; condite con olio extra vergine di oliva. Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 200° per 20 minuti. Sfornate e servite le zucchine al forno ben calde.
Gaspare



Salsa di pomodoro
Per preparare la passata di pomodoro, iniziate controllando i pomodori uno per uno, assicurandovi che non ce ne siano rovinati, con macchie o ammaccature. Lavateli molto bene.
Ponete i pomodori in una pentola capiente e lasciateli appassire a fuoco basso.
Quando i pomodori saranno ben appassiti scolateli e passateli.
Conservate la salsa nel congelatore o nelle bottiglie o in vasetti tappati per bene. Successivamente mettetteli in una pentola con acqua calda lasciandoli bollire.  

Clelia


13.Voce alle famiglie

Ripercorrendo l’anno catechistico appena trascorso, come mamma penso che sia stato organizzato  in maniera attenta, precisa e senza lasciare nulla al caso. Mi riferisco soprattutto alle attività  progettate dalle catechiste che, in piena pandemia, hanno garantito continuità al percorso intrapreso dai nostri figli nel primo anno. E lo hanno fatto sia con incontri in presenza che on line, coinvolgendoli e motivandoli con attività creative e soprattutto  con il commento alla parola di Dio. Le attività non si sono fermate nemmeno nel periodo estivo. Infatti è stato organizzato un minicampo alla Chiesa di Torretta. I bambini hanno partecipato ai giochi, alla raccolta di ortaggi nell'orto sociale che poi hanno venduto alla fine della messa della domenica per ricavare buoni spesa per gli indigenti. I nostri figli così  hanno sperimentato valori quali  la condivisione, la collaborazione, la solidarietà. Il messaggio che è stato trasmesso ai bambini è che Gesù non va in vacanza e che lo si deve sempre cercare!
Donatella Gucciardo

Il percorso del catechismo in periodo di pandemia è stato occasione di incontro, condivisione e di gioco seppur virtuale, fra i bambini, le catechiste e la Parola di Dio. Molto belli ed entusiasmanti i momenti di incontro svoltosi in presenza; i bambini hanno partecipato con grande entusiasmo soprattutto al mini campo estivo, dove hanno avuto la possibilità di incontrarsi, di pregare e giocare spensierati facendo esperienza di un Dio che sempre ci perdona e ci accoglie.
Stefania Giammarinaro

L'anno catechistico 2020-2021 è stato un anno speciale. Nonostante le difficoltà avute a causa del virus; pur essendo gli incontri un po' in presenza e un po' a distanza, è stato un anno ugualmente molto formativo e importante per i ragazzi, che sono stati coinvolti nella realizzazione di molti lavoretti e invogliati a partecipare a campus estivi e all'iniziativa dell'orto sociale. In ognuna di queste esperienze ogni bambino ha colto il meglio, per crescere con la guida di Gesù.
Quest'anno l'esperienza più emozionante per tutte le famiglie e i bambini è stata "la loro prima confessione" che gli ha permesso di avvicinarsi sempre più a Gesù e purificare i loro cuoricini dal peccato, riempiendoli di tanto Amore. L’Azione Cattolica Ragazzi, rappresenta la più bella realtà di catechesi che fa avvicinare sempre di più i bambini a Gesù per amarlo e volerlo bene sempre.
Giusy Riggio

Il periodo che stiamo attraversando ci sta privando della normalità, della gioia della condivisione e dello stare insieme dando spazio alla paura e alla preoccupazione. In tutto questo anche l’approccio al catechismo inizialmente è stato vissuto con preoccupazione, ma grazie all impegno, alla dedizione, alla costanza e al rispetto delle disposizioni anticovid portate avanti dalle catechiste sono stata incoraggiata a fare partecipare mio figlio, consapevole del fatto che il catechismo è un' esperienza da vivere e non da vedere come una lezione di religione. La gioia dei bimbi nell' incontrarsi settimanalmente mi ha fatto capire di non aver sbagliato. Purtroppo il percorso è stato altalenante, agli incontri in presenza si è Intercalato un momento di incontro a distanza che, nonostante la particolarità del momento, ha comunque dato un ruolo diverso alla famiglia; i genitori sono diventati più consapevolmente i primi testimoni della fede in Cristo verso i figli. I laboratori a distanza ( San Giuseppe, Pasqua..) hanno aiutato noi famiglia a trasmettere ai bimbi l'amore per la tradizione cristiana e i valori cristiani che caratterizzano le festività,. L’esperienza del campo estivo e dell' orto sociale inoltre hanno trasmesso ai bimbi la voglia di stare insieme, l’amore per la natura sempre con l’attenzione all'ascolto della Parola di Dio. Il momento più emozionante però è stata la prima confessione, vissuto con profondo silenzio. Grazie alle catechiste i bambini hanno accolto Gesù nel loro cuoricino dando spazio solamente alle cose essenziali e alla vera religiosità. Un grazie sentito a tutte le catechiste, al percorso dell’ACR per averci aiutato a ricercare in questo periodo difficile la speranza nel futuro, la SPERANZA DELLA FEDE.
Mariangela Accardo

Intraprendere il percorso di Catechismo quest’anno è stata un’esperienza che mi ha portato tante emozioni collegate ai momenti vissuti durante l’anno. Questa breve riflessione vuole far sì che il ricordo si trasformi in testimonianza. Questo primo anno è stato scandito da diversi momenti, tutti forti e intensi che hanno visto come protagonisti sia i bambini che noi genitori. Le tappe fondamentali dell’anno Liturgico sono state preparate e vissute dalla Catechiste con impegno e condivisione. Durante il periodo del lockdown, da novembre a Pasqua, non è mai mancata la presenza delle Catechiste che si sono prodigate in ogni modo nel seguire i bambini online. Gli incontri, accanto al commento del Vangelo della Domenica, hanno previsto la realizzazione di lavori legati al percorso Liturgico, come la Corona di Gesù in occasione della Pasqua, la partecipazione online alla Messa delle Ceneri e tante altre iniziative che hanno scandito le settimane di questo lungo anno. Ma il ricordo e l’esperienza forse più significativa di quest’anno è stata quella dell’Orto Sociale. L’Orto Sociale allestito dal parroco nel terreno alla spalle della chiesa di Torretta Granitola è stato un momento di crescita importante per i bambini che dapprima, insieme alle Catechiste, hanno seminato le piantine di ortaggi (zucchine, melanzane e pomodori) e poi una volta cresciute hanno realizzato sempre con le Catechiste un mercatino solidale che alla fine della Messa prevedeva la vendita dei prodotti, attraverso un contributo libero, il cui ricavato andava a sostegno delle famiglie indigenti della parrocchia. Questi momenti si sono ripetuti per diverse domeniche ed hanno coinvolto anche le famiglie. Altro momento significativo è stato il Mini-campo estivo allestito da tutte le catechiste insieme, dal titolo “Giona e la balena”. Durante la mattinata la Storia di Giona tratta dall’Antico Testamento è stata animata dalle catechiste con canti, indovinelli, cartelloni e giochi d’acqua. Ma con questa storia si è voluto avvicinare la parola di Dio ai più piccoli, perché Dio è capace di parlare a noi anche con storielle. Egli chiede di ascoltare le sue parole e di aiutare gli altri con le parole che egli ci dice. E poi ci chiede anche di non essere cattivi e duri con quelli che hanno sbagliato. Inoltre se le persone che hanno sbagliato si pentono e chiedono perdono, allora bisogna essere contenti di perdonarli e accoglierli. Questi gli insegnamenti che hanno ricevuto i bambini durante questa giornata. Il percorso annuale è stato importante e significativo, i diversi momenti hanno rappresentato piccole tessere che aiuteranno i bambini a guardare il mondo attraverso gli occhi di Gesù. I momenti di gioco, il contatto con la natura, lo stare in gruppo sono elementi fondanti per la crescita dei nostri figli.
Luigia Ingrassia


Papa Francesco ci invita a non fare
del tempo del riposo un tempo vuoto.
”La persona non è solo lavoro…
Dobbiamo pensare anche alla sana cultura dell’ozio,
di saper riposare”
Una prospettiva, questa, presente nel pensiero di Bergoglio già nell’Evangelii gaudium (n. 86) – dove la dimensione contemplativa è la vera alternativa alla “desertificazione spirituale” – e nella Laudato sì (n. 237), in cui il riposo viene definito “un ampliamento dello sguardo”.



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