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Unità Pastorale Campobello di Mazara
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Rotocalco.dell'unità.pastorale.num.4.anno2.del.03.04.2022

L'ottavo giorno > Anno 2
Domenica 3 Aprile 2022


Domenica 3 aprile 2022 alle 10.30
riapre al culto dopo i lavori di ristrutturazione la parrocchia
"Maria SS. di Fatima".
Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.R. mons. Domenico Mogavero

In Questo numero
  1. Campobello. Al salone "Bonventre Parrucchieri", Nabil ospite speciale
  2. Chiesa Madre. Flash mob per la pace
  3. Un defibrillatore alle Associazioni di volontariato della nostra comunità di Campobello
  4. San Giuseppe. Una tradizione viva per i bambini di oggi
  5. "San Giuseppe e il pane per la pace dei popoli"
  6. San Giuseppe. Cura delle relazioni
  7. Baldassarre e Girolama. I miei nonni e la loro vita dedicata agli altari di San Giuseppe
  8. Educare al bene comune della lettura
  9. Rubrica: Voce alle Famiglie
  10. Rubrica: Franciscus Papa

1.Campobello. Al salone BONVENTE PARRUCCHIERI, Nabil ospite speciale


Come professionista, come uomo, come fratello fare dei piccoli gesti concreti verso chi vive in situazioni di difficoltà, mi arricchisce interiormente.

Ho avuto l'onore di ricevere nel mio salone Nabil un fratello speciale, con una sensibilità fuori dal comune. Io e mia moglie abbiamo avuto il piacere di fargli omaggio di un taglio di capelli. Piccoli gesti che spesso ridanno dignità a chi vive in situazioni di disagio e precarietà.

Durante la sua permanenza al nostro salone ci siamo sentiti strumenti di Gesù. Che dire, una  forte emozione che come un terremoto ha fatto vibrare i nostri cuori. A volte dimentichiamo la vocazione alla quale siamo chiamati nel cammino della vita, la carità!
L' amore a Dio come bene supremo e al prossimo per amore di Dio.
Nabil mi hai dato una grande lezione d'amore. Grazie!

Angelo Bonventre

2.Chiesa Madre. Flash mob per la pace

Domenica 13 marzo le catechiste e altri membri della comunità, tra cui i coristi del coro "Voces de esperanza" hanno organizzato un segno all'insegna della pace in Ucraina.

I bambini e le famiglie sono stati attori del canto di Mengoni "Credo negli esseri umani", un segno di speranza che si è fatto preghiera corale.

Una voce, quella dell'intera comunità campobellese, che ha gridato il desiderio di "credere". Credere "negli esseri umani" e gridare che "l'amore ha vinto e vincerà".

È tempo per tutti noi di pregare il nostro unico Padre affinché i governanti, in ogni angolo della terra, non calpestino ancora la dignità degli esseri umani.

È urgente che si rompa immediatamente il cerchio di morte della guerra contro il popolo ucraino.
I potenti della terra si rendano conto delle troppe vite innocenti che stanno pagando un prezzo ingiustificato.
Attraverso questo semplice segno del canto, dei palloncini giallo e blu lanciati verso i cielo e delle colombe liberate in volo ci siamo resi conto della gravità di questa crisi.

È stato un momento di commozione e riflessione che ha toccato i cuori e le coscienze di noi tutti.

Auspichiamo che le iniziative internazionali per la pace possano essere utili a toccare i cuori e le coscienze di chi ha provocato questa guerra e presto il popolo ucraino possa riconquistare, non con le armi, la pace che merita.

Anna Trento
Agata Calandro

3.Un defibrillatore alle Associazioni di volontariato della nostra comunità di Campobello

Il Defibrillatore è un dispositivo salvavita che riconosce le alterazioni del ritmo cardiaco, ed eroga, se necessario e possibile, una scarica elettrica al cuore, per ristabilirne la normale attività elettrica.
Grazie alla legge 120 del 2001 è consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico anche al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.

L’Associazione Genitori di Campobello, che nella programmazione ha sempre messo al primo posto la salute fisica, spirituale e morale della famiglia, e con il Progetto: “Prevenzione è Salute” ha organizzato, nel corso degli anni, Conferenze su varie problematiche, ha visto come realtà di primaria importanza la realizzazione di un corso di formazione per mettere in pratica le tecniche di base a supporto delle funzioni vitali, in caso di emergenza tramite l’uso del Defibrillatore semiautomatico esterno.

Il primo sentore l’Associazione l’ha ricevuto in seguito alla realizzazione dello stesso corso nella Cattedrale di Mazara, riferito dai coniugi Faugiana. Da allora è iniziato l’interesse per l’acquisto di un defibrillatore e la realizzazione di corsi di formazione adeguati.
Nell’incontro in chiesa Madre, con il dottor Castelli, don Nicola Patti, e i coniugi Faugiana abbiamo appreso che potevamo ottenere il defibrillatore non a prezzo pieno ma con una donazione di 400€, con la realizzazione di un corso di formazione.

Don Nicola ha messo a diposizione i locali della parrocchia San Giovanni per la realizzazione dei corsi e di una eventuale collocazione del Defibrillatore. Io ho proposto di contattare le Associazioni di volontariato della nostra comunità per la formazione di più persone all’utilizzo del DAE.

Le Associazioni contattate: ADA, AVEL, AVIS, AZIONE CATTOLICA, FIDAPA, GANDHI, APS YALLA, RAGGIO DI SOLE e UCIIM, hanno evidenziato interesse, amore e disponibilità sia per la quota di donazione che per la partecipazione ai corsi di formazione. Subito dopo la pubblicazione della locandina sono arrivate tantissime richieste di iscrizione ai corsi.

Il primo corso è stato realizzato Mercoledì 16 Marzo, il secondo Mercoledì 23 Marzo, il terzo Martedì 29 Marzo. Dieci persone sono già prenotate per il quarto corso che si terrà ad Aprile.
Direttore dei corsi è il Dottor Castelli, medico del 118, coadiuvato dal Governatore della Misericordia di Partanna Vito Barresi. Il corso ha una durata di 5 ore, 4 delle quali dedicate alla pratica sul manichino, volta ad apprendere il corretto massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore.

Il corso BLSD (Basic Life Support & Defibrillation) prevede una parte teorica: rianimazione cardiopolmonare di base; funzionalità cardiaca; avvertenze di sicurezza generali; presentazione e descrizione del defibrillatore, e una parte pratica: dimostrazione sul manichino della sequenza di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione semiautomatica; disostruzione delle vie aeree; valutazione finale mediante Skill test.
Alla fine del corso viene rilasciato l’Attestato IRC COMUNITA’ di esecutore BLSD, secondo le linee guida ERC/IRC 2021, riconosciuto a livello europeo e valido per domande concorsuali.
Ogni giorno sul territorio nazionale l’arresto cardiaco colpisce circa 164 persone con percentuali di sopravvivenza praticamente nulle senza un intervento immediato. Le tecniche BLSD aumentano di tre volte le probabilità di salvare una vita. L’obiettivo delle nostre Associazioni è quello di diffondere la cultura del primo soccorso, insegnando alcune semplici manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP). La Prossima settimana, con una cerimonia adeguata, da concordare con le Associazioni coinvolte, sarà consegnato il defibrillatore alla nostra comunità.
“SALVARE una VITA è un GIOCO da RAGAZZI anche per gli ADULTI”

Prof.ssa Angela Stallone (Presidente Age)

4.San Giuseppe. Una tradizione viva per i bambini di oggi

Nella mia famiglia si è sempre usato allestire l'Altare di San Giuseppe o comunque dare una mano ad amici, parenti o in parrocchia per la messa in opera di questa tradizione, in tutti i suoi aspetti.
Una particolare e dolorosa esperienza personale risale a tanti anni fa, 15 maggio 1990, con l'incidente di mio figlio Giuseppe, caduto dal quarto piano.

In quella tragica circostanza mi sono votata a San Giuseppe per la sua guarigione. Il Signore l'ha davvero salvato considerato il grave trauma. Il 19 marzo del 1992 ho fatto il mio primo Altare ed è stata un'esperienza molto forte. Ci sono delle sensazioni che ti accompagnano per giorni: dalla preparazione fino al giorno solenne del banchetto di San Giuseppe con le pietanze.

Quest'anno abbiamo allestito un Altare in Chiesa Madre. È stata un'esperienza molto arricchente perché ho spiegato ai bambini la tradizione campobellese della devozione a San Giuseppe, il motivo per cui si fanno gli Altari, portando anche la mia testimonianza. Mi ha dato tanta gioia notare l'attenzione dei bambini entusiasti ed emozionati.

Maria Bonafede

5."San Giuseppe e il pane per la pace dei popoli"

Il 19 Marzo non si celebra soltanto la festa del Papà, ma soprattutto quella di San Giuseppe.

Viviamo un momento delicato perché, dopo la pandemia, l'umanità deve fare i conti con una nuova guerra.      

Prima della pandemia in molte Famiglie, nelle Parrocchie, nelle Scuole, nelle Associazioni si allestiva l’altare di San Giuseppe con il tradizionale invito di tre bambini della comunità, che rappresentavano la Sacra Famiglia nel ritorno dall'Egitto in cerca di accoglienza.

Un tammurinaru tuppuliava (suonatore di tamburo bussava) per tre volte alla porta dicendo: date accoglienza a tre poveri pellegrini, e alla terza volta veniva aperta loro la porta al grido: Viva Gesu' Giuseppe e Maria.

Il pranzo con 101 pietanze durava tutto il giorno.
Anche quest’anno nel salone di San Giovanni, in Chiesa Madre e presso molte famiglie, si è allestito l’altare.

La Festa di San Giuseppe in Sicilia è accompagnata da tanti profondi rituali, che mettono al centro la fede, la condivisione e la dimensione della comunità.

I ragazzi dei vari gruppi di catechismo, guidati dalle catechiste, durante le attività laboratoriali, hanno realizzato i pani di San Giuseppe, come simbolo di pace e fratellanza tra i popoli, nelle forme di fiori, frutti, spighe di grano, animali, della luna e del sole, simbolo di luce e vita, oltre a chiave, croce, chiodi, scala, forbici, colomba, palma, pesce, agnello, angelo e, del bastone di San Giuseppe.

I ragazzi hanno portato i pani in chiesa, e al termine della celebrazione Eucaristica sono stati benedetti da don Nicola e in parte distribuiti ai fedeli.

Il pane infatti, è segno assoluto della Provvidenza Divina.

                                         Prof.ssa Angela Stallone
                                   (Responsabile della catechesi)

6.San Giuseppe. Cura delle relazioni

A distanza di due anni siamo ritornati in presenza per continuare la tradizione degli altari di San Giuseppe e la realizzazione dei pani.
Molto emozionante è stato vedere la gioia nel volto delle donne dell’Azione Cattolica e dei bambini dell’ACR che insieme hanno collaborato per realizzare il laboratorio per la festa di San Giuseppe.
Lo scorso anno ogni bambino, in collegamento online e con l’aiuto della mamma, ha realizzato prima i pani con i simboli che caratterizzano la figura di San Giuseppe e poi un piccolo altarino.
Quest’anno erano molto contenti di ripetere l’esperienza ma erano più contenti del fatto che potevano farlo insieme.

Quest’anno la festa di San Giuseppe non è stata solo la festa del pane e del risveglio della natura, è stata soprattut­to la festa della famiglia e della comunità che insieme e dalle piccole cose ricomincia, a piccoli passi, a camminare insieme, vivere momenti fraterni insieme, pregare insieme!
La forza aggregatrice delle tradizioni che cerca di ricucire i legami che in questi anni sono stati interrotti!!!

Enza Accardi - Patrizia Accardo - Enza Luppino

7.Baldassarre e Girolama. I miei nonni e la loro vita dedicata agli altari di San Giuseppe

Ci hanno profondamente commossi i tanti messaggi che sono arrivati sui social dopo la dipartita della nonna. Pian piano abbiamo preso consapevolezza che forse avevamo affianco una donna particolare, molto amata nel nostro paese, la zì Mummina che assieme al suo sposo, lu zì Badassano, nella semplicità del loro cammino hanno vissuto le gioie e le tribolazioni della vita appoggiandosi con fede a Dio, sorretti da una originale devozione al Santo Patriarca Giuseppe.

Una devozione concreta, che ha saputo cogliere nella tradizione degli "Altari di San Giuseppe" un cammino per la vita.
La casa dei nonni é stata sempre un ricco banchetto come lo é il banchetto festoso di San Giuseppe. Girolama e Baldassàrre hanno sempre dato alla loro famiglia lo stile della condivisione: accoglienza, ospitalità, carità sono stati lo stile della loro vita familiare.

Sono stati tessitori di relazioni e legami umani, ricercando la felicità nel dono di se stessi.
I nonni hanno allestito gli Altari per tante famiglie della nostra comunità cittadina e per diverse associazioni ed anche per l'amministrazione comunale, anni dietro, in un locale del comune.
Il nonno e la nonna vivevano il periodo degli Altari come una festa, mesi di preparazione a partire dall'impalcatura, la ricerca dei tessuti, pizzi, merletti, corredi pregiati e poi la preparazione delle pietanze, la scelta dei Santi, tutto curato con cura e con amore.

Il risultato di ogni Altare allestito era unico, eccellente per la precisione di ogni dettaglio.
A noi nipoti rimane una grande eredità di affetti, fede, tradizioni e un bagaglio di esperienze umane che accompagnerà il cammino delle nostre vite.

Rossella Leone

8.Educare al bene comune della lettura

Il 26 e 28 marzo 2022, con la visita alla libreria Mondadori di Castelvetrano, si è concluso il “Laboratorio di teatro e lettura espressivo-creativa” articolato in quattro incontri.

La sua organizzazione si deve alle Associazioni A.GE, AVEL e YALLA presenti a Campobello di Mazara, nell’ambito delle attività di animazione territoriale promosse dal CESVOP.

Il progetto è stato destinato a due gruppi di fanciulli della Scuola Materna e Primaria, con l’obiettivo di suscitare in loro l’amore per le varie forme di lettura, avvicinarli al libro e alla carta stampata in genere, sollecitarli a visitare Biblioteche, comprendere il significato e il messaggio di quanto letto, drammatizzare il testo di qualche favola o racconto, coinvolgere nelle attività chi si trova in condizioni di svantaggio.

Questa scelta è scaturita dalla considerazione che in una società altamente digitalizzata, come la nostra, spesso la lettura viene trascurata dai giovani; quindi si è cercato di far comprendere loro che essa stimola la fantasia, fa incontrare mondi lontani, arricchisce il lessico, perfeziona la dizione.

Per il conseguimento di questi obiettivi ci si è avvalsi della collaborazione dei genitori, esperti, volontari e sono state eseguite varie attività: letture di varie tipologie di testi e scioglilingua, lettura espressiva e ad alta voce, attività ludiche e grafico-pittoriche, attività teatrale e di animazione in Biblioteca.

Tutti gli incontri sono stati seguiti con molto interesse dai partecipanti, che sono stati sensibilizzati, in modo particolare, su due aspetti tematici privilegiati: il rispetto e la libertà.

La ricaduta sulla formazione delle giovani generazioni è stata notevole, in termini di socializzazione, apprendimento, educazione alla lettura e all’ascolto; tutti i soggetti coinvolti hanno apprezzato l’impegno profuso  in favore dei fanciulli e le varie attività proposte, svolte sempre in un clima gioioso, di condivisione, di aiuto reciproco e di crescita comune.

Angela Stallone
Maria Cusumano
Susanna Nizzola

9.Rubrica: Voce alle Famiglie

Più di una settimana fa abbiamo partecipato al laboratorio dei panuzzi di San Giuseppe. Le catechiste ci hanno fatto impastare assieme a due signore che conoscono bene questa tradizione. Insieme ai miei compagni abbiamo realizzato tantissime forme di panuzzi come: la scala, il martello, il cuore, i sandali, la tenaglia ecc.
Io ho realizzato il bastone, perché per me rappresenta il lungo cammino che ha fatto San Giuseppe.
Una volta infornati, abbiamo allestito l'altare in chiesa Madre con tutti i nostri panuzzi e con i fiori, le calle, la fresia e il balaco che noi bambini abbiamo portato.
Infine Padre Patti ha benedetto l'altare .
È stata una bellissima esperienza 🥰



Clara Continisio lV E

Quest’anno per la prima volta ho fatto questa esperienza di laboratorio nella preparazione dei pani di San Giuseppe.
È stato bello e significativo, questa esperienza mi ha fatto molto riflettere, voglio ringraziare le catechiste per avermi dato la possibilità di mettermi in gioco e di essere creatore e protagonista anche in piccolo.
È dai piccoli gesti che nascono a volte grandi cose.



Gabriele Giulio




Accardo Antonio
Accardo Giacoma

In questi giorni nella parrocchia San Giovanni Battista noi ragazzi della 2° media, cammino acr abbiamo aiutato le catechiste ad allestire un piccolo altare in onore di San Giuseppe.
Sull'altare abbiamo esposto alcuni pani che abbiamo impastato con la farina e decorato con i chiodi di garofano. Durante i preparativi ci siamo divertiti tanto ed abbiamo anche scherzato molto.
W San Giuseppe!



Pietro Indelicato secondo anno cresima

Fare l'altare di San Giuseppe e partecipare al laboratorio del pane, è stato molto divertente e interessante.
Impastare il pane é stato fantastico, ci siamo divertiti tantissimo.
Il tipico pranzo di San Giuseppe si compone di 101 pietanze, si inizia con l'arancia e si finisce con il dolce. Al banchetto siedono Gesù, Giuseppe e Maria. I pani nell'altare rappresentano gli utensili che usava Giuseppe per il suo lavoro. Alla parete frontale si matte il quadro della santa famiglia.





Patti Vinceno e Cartafalsa Davide.
Secondo anno cresima catechista Rina Cognata Oddo

In questi ultimi giorni, con l'avvicinarsi della festa di San Giuseppe, con l'aiuto delle catechiste abbiamo preparato un piccolo altare nella Chiesa San Giovanni Battista. Durante i primi giorni abbiamo iniziato a preparare la struttura, negli incontri successivi abbiamo impastato il pane riproducendo i simboli che ricordano il mestiere di falegname di  San Giuseppe. Dopo che il pane è stato infornato e cotto, abbiamo proceduto a decorare l’altare. È stata l'occasione per trasmettere ai ragazzi un messaggio di fede a partire dalla figura di San Giuseppe una bella esperienza.



Secondo anno cresima catechiste Dina Drago, Eleonora Di Pietra

10.Rubrica: Franciscus Papa

"Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo".

Papa Francesco, tratto da
"Atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria".
Venerdì 25 marzo 2022
#Ucraina #Russia

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