25° anniversari di nozze a cura dell’A. Ge.

Unità Pastorale Campobello di Mazara
Vai ai contenuti

25° anniversari di nozze a cura dell’A. Ge.

www.parrocchie.campobello.it
Pubblicato da Angela Stallone in Lettere · Domenica 27 Dic 2020
Tags: 25anniversariodelloromatrimonio
Oggi, prima domenica dopo il Natale, mentre la chiesa celebra la festa della Sacra Famiglia di Nazareth, l’A.ge. festeggia la famiglia cristiana con la presenza delle coppie di sposi che in questo anno 2020 a Campobello hanno celebrato il 25° anniversario del loro matrimonio.
 
Come presidente dell’Associazione genitori, a nome mio personale e di tutta l’Associazione, rivolgo a tutte voi, coppie di sposi presenti, il saluto e l’augurio nonché l’invito a riflettere sulla santità della vita matrimoniale.
 
Una festa speciale quella della Sacra Famiglia di Nazareth. Si tratta di Gesù, Maria e Giuseppe, che vengono additati, come esempio, ad ogni famiglia umana.
 
La famiglia è il luogo in cui si accoglie la vita, dove si custodisce l’amore, dove si proteggono, si sostengono, si guidano i figli durante il lungo e non sempre facile percorso della vita. La famiglia è rifugio sicuro di ogni uomo, è il dono grande di Dio. Nella famiglia, Dio, infatti, ha fatto nascere e crescere il suo figlio Gesù. In questo momento di crisi, di difficoltà, a causa della pandemia, noi tutti che crediamo nella famiglia, siamo chiamati ad assumere il compito di portare avanti e tenere sempre alto il grande valore della famiglia.
 
Tenendo sempre rivolto lo sguardo alla Sacra Famiglia non limitiamoci ad ammirarla ma sforziamoci di mettere in pratica le virtù della semplicità, dell’obbedienza e della religiosità che questa famiglia ha saputo vivere ogni giorno accettando con fiducia tutte le prove che Dio disseminava nel suo cammino.
 
Il Vangelo, presentandoci l’esperienza di Cristo che entra nel tessuto di una famiglia umana concreta, traccia un quadro realistico delle alterne vicende alle quali va soggetta la vita di una famiglia. Nella famiglia non tutto è idillio, pace, serenità: essa passa attraverso la sofferenza e le difficoltà: attraverso le crisi per il lavoro, l’emigrazione, la lontananza e la separazione dei figli. Nella Sacra Famiglia, come in ogni famiglia, vi sono gioie e sofferenze, dalla nascita all’infanzia, all’età adulta; in essa maturano avvenimenti lieti e tristi per ciascuno dei suoi membri. Il momento in cui la strada dei figli si divide da quella dei genitori è uno dei più importanti e decisivi della storia della famiglia. Dopo il ritrovamento nel tempio, Maria e Giuseppe tacciono, non sollevano obiezioni sulla scelta di Gesù: intuiscono che è una scelta che sembra escluderli dalla vita del loro unico figlio, una scelta costellata di lacrime, ma l’accettano, perché quella è la volontà di Dio.
 
Il disegno di Dio chiama ogni giorno gli sposi a vivere la «novità» dell’amore, attraverso la conversione del cuore e la santità della vita, segnata dalla sofferenza della croce e dalla speranza della risurrezione. La risposta al progetto di Dio impegna la famiglia a svolgere i compiti che le sono propri nel mondo di oggi: l’educazione alla libertà, ad un forte senso morale, alla fede e agli autentici valori umani e cristiani. Ad essa è affidato anzitutto il compito della evangelizzazione e della catechesi; e nell’ambito della più ampia comunità sociale essa testimonia i valori evangelici, promuove la giustizia sociale, aiuta i poveri e gli oppressi.
 
 
In questo periodo difficile, a causa della pandemia, per la tenuta delle famiglie cristiane, la santa famiglia di Nazareth ci sia sprone per superare con la forza e il coraggio ogni difficoltà, per camminare nel segno della gioia e della speranza cristiana.
 
La festa della Sacra Famiglia è stimolatrice di molte riflessioni e orientamenti operativi in un contesto culturale come il nostro, in cui la famiglia non è una realtà pacificamente acquisita e da tutti difesa e promossa.
 
Se il figlio di Dio ha voluto nascere all'interno di una famiglia umana, essa ha un'altissima dignità agli occhi di Dio.
 
Il riferimento della nostra famiglia con la Santa Famiglia di Nazareth non è fondato o stabilito sui valori culturali che sono, ovviamente, diversi, ma sulla fondamentale esperienza della fede. Le ultime frasi del brano evangelico, che presentano la casa di Nazareth come il luogo dove "il bambino cresceva e si fortificava..." inducono a interrogarci in quale misura la famiglia cristiana sia oggi luogo di crescita nella fede e nella carità di Dio.
 
Non dobbiamo dimenticare che i primi educatori alla fede sono i genitori e luogo insostituibile della catechesi è la famiglia.
 
Si tratta di un tipo di catechesi del tutto originale, dove quello che più conta è la testimonianza quotidiana di una vita cristiana vissuta integralmente.
 
I genitori non solo devono preoccuparsi dei figli sul piano economico, sociale e culturale, ma soprattutto sul piano della fede.
 
Il dono più grande che i genitori possano fare ai loro figli è la comunicazione dei primi germi della fede e lo sviluppo di essi.
Non sono, infatti, gli interessi economici né quelli culturali o ideologici a mantenere la famiglia nell'unità di amore, bensì la forza che viene da Dio e che si ottiene con la preghiera. La famiglia riceve dal sacramento del matrimonio quell’aiuto necessario a vivere bene ciascuno il proprio ruolo; l’armonia e l’amore tra i due coniugi offre ai figli una grande sicurezza e insegna loro la bellezza dell’amore fedele e duraturo.
 
25 anni di matrimonio hanno fatto di voi non delle tenere piante bisognose di cure ma dei veri alberi robusti, capaci di resistere alla furia dei venti e delle tempeste.
 
Alberi meravigliosi, che onorano il nostro paese e la nostra comunità. Dobbiamo essere orgogliosi di essere famiglie cristiane e pregare Cristo perché ci aiuti nella realizzazione del progetto di amore.
 
Questo è il progetto di amore che Dio ha messo nelle vostre mani quando il giorno del matrimonio, avete scambiato l’anello: il simbolo di fedeltà e di amore, d’impegno sincero e duraturo, indissolubile agli occhi di Dio e della Chiesa.
 
Concludo con gli auguri più vivi di un futuro radioso e ricordo a me e a voi che dalla consapevolezza di questa missione di sposi cristiani dipende l’efficacia e il successo della vita di coppia e della felicità vera dei figli.
 
E’ questa felicità, umana e divina, che dobbiamo augurarci per tutti e sempre.
 
 
Angela Stallone
(Presidente A.ge.)
 
 


0
recensioni
Torna ai contenuti