Tesseramento A.GE.

Unità Pastorale Campobello di Mazara
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Tesseramento A.GE.

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Pubblicato da Angela Stallone in Presentazioni · Sabato 24 Apr 2021
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Carissimi, l’Associazione Genitori di Campobello stasera si è riunita davanti all’altare per rinnovare l’adesione per il 2021
A nome del Direttivo e mio personale, desidero ringraziare tutti i soci, per essere rimasti in associazione in questo anno cruciale per il nostro sodalizio.
 
In questo anno contrassegnato dall’isolamento e dal senso di solitudine causati dalla pandemia, più volte si è riflettuto sul senso di appartenenza che sta alla base di una comunità, di una associazione. Il virus ha scavato nel tessuto vivo dei nostri territori, soprattutto esistenziali, alimentando timori, sfiducia e incertezza. Ha messo in scacco prassi e abitudini consolidate e così ci provoca a ripensare il nostro essere comunità. Abbiamo capito, infatti, che non possiamo fare da soli e che l’unica via per uscire meglio dalle crisi è uscirne insieme – nessuno si salva da solo –, riabbracciando con più convinzione la comunità in cui viviamo. Perché la comunità non è un agglomerato di singoli, ma la famiglia in cui integrarsi, il luogo dove prendersi cura gli uni degli altri, i giovani degli anziani e gli anziani dei giovani, noi di oggi di chi verrà domani. Solo ritrovando il senso di comunità, ciascuno potrà trovare in pienezza la propria dignità.
In questo periodo e nel futuro, il nuovo Direttivo Age, eletto nel mese di Ottobre 2020, è stato e sarà sempre animato da spirito di servizio e passione, dall’orgoglio di appartenenza alla nostra Associazione e, soprattutto, dal desiderio di poter essere espressione di tutte le voci dei Soci, quelli più assidui, ma anche quelli meno presenti e silenziosi.
Senza dubbio, stiamo attraversando un passaggio particolare della vita personale, familiare, sociale, ecclesiale. Un passaggio non semplice sotto tanti punti di vista. E, tuttavia, come ogni momento di crisi, anche questo reca in sé una riserva di grazia e di verità che siamo chiamati ad accogliere. Mai come in questo tempo dobbiamo essere capaci di costruire ponti, di curare relazioni, di non lasciare nessuno solo.
Pertanto, vi invito a prendervi cura di voi e dei vostri cari e di considerarci tutti all’interno di una grande famiglia, in cui ognuno è pronto a fare il possibile per gli altri più deboli o in difficoltà. Prendersi cura e servire gli altri è il modo migliore di vivere perché cambia non solo la vita degli altri, ma anche la nostra.
Permettetemi di rivolgere un pensiero partecipe e solidale a tutte le persone che sono state colpite dal virus, personalmente o nella cerchia dei propri affetti, e a chi purtroppo piange perdite dolorosissime. A loro invio il nostro più sentito abbraccio.
Viviamo questi giorni non come una parentesi che si è aperta e che tutti speriamo possa chiudersi quanto prima possibile, ma come un’occasione per crescere, per individuare meglio ciò che è essenziale, per comprendere di più quelle dimensioni della vita che non possono assolutamente mancare.
Un’occasione preziosa per confermare le motivazioni del nostro impegno a favore della famiglia e dell’educazione: un impegno che portiamo avanti secondo i principi dell’etica cristiana.
Si tratta di educare ed essere educati a realizzare la vera comunione, necessaria al progresso della famiglia e della stessa società
Non possiamo dunque non essere solleciti per la formazione delle nuove generazioni, per la loro capacità di orientarsi nella vita e di discernere il bene dal male, per la famiglia vista come soggetto educativo e sociale che va tutelata secondo il principio della sussidiarietà. Senza regole di comportamento e di vita, fatte valere giorno per giorno anche nelle piccole cose, non si forma il carattere e non si viene preparati ad affrontare le prove che non mancheranno in futuro. L'educazione non può dunque fare a meno di quell'autorevolezza che rende credibile l'esercizio dell'autorità. Essa è frutto di esperienza e competenza, ma si acquista soprattutto con la coerenza della propria vita e con il coinvolgimento personale, espressione dell'amore vero. L'educatore è quindi un testimone della verità e del bene. Contribuire a eliminare la solitudine educativa delle famiglie è compito anche della Chiesa, che dobbiamo sentire sempre al nostro fianco nella missione di educare i nostri figli e di rendere tutta la società un luogo a misura di famiglia, affinché ogni persona sia accolta, accompagnata, orientata verso i veri valori e messa in grado di dare il meglio di sé per la crescita comune.
Cari genitori, siate sempre guide illuminate e sicure per i vostri figli. Vedano sempre in voi gli esempi che devono praticare. Come genitori associati auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare i giovani sostenendo e facendo crescere, a partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto. Ma prima di tutto questo, come singole famiglie, siamo chiamati a vivere per primi i valori nei quali crediamo; il buon esempio e la coerenza che i nostri figli sempre si aspettano da noi, la concretezza che riusciamo a dare a concetti quali fedeltà e impegno, significa sperimentare già tra le mura di casa quella che il papa chiama “la sapienza degli affetti”. Quando in definitiva sappiamo far assaporare relazioni sane, buone e positive, diventa più facile anche per i figli saper scegliere tra il bene e il male.
Vi ringrazio di cuore per quello che fate, ma soprattutto perché ci siete nella Nostra Comunità. Rimaniamo con Cristo, cerchiamo di essere sempre più una cosa sola con Lui; seguiamolo, imitiamolo nel suo stile, nel suo andare incontro ad ogni uomo.
Grazie per quello che siete stati in questo tempo! Grazie per quello che continuerete ad essere!
 

Prof.ssa Angela Stallone  
(Presidente A.ge.)       


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