Novena dell'educatore

Unità Pastorale Campobello di Mazara
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Novena dell'educatore

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Pubblicato da Angela Stallone in Lettere · Mercoledì 16 Dic 2020
Tags: NOVENADELL’EDUCATORE
Carissimi, stasera ci ritroviamo riuniti attorno all’altare i soci delle associazioni A.ge. e Uciim, per prepararci con gioia al Natale, alla venuta di Gesù, nonostante il particolare periodo che stiamo vivendo a causa della pandemia.
Il Natale è gioia da condividere: la gioia cristiana dell’uomo che prende coscienza di sé, scoprendo la vera dimensione sociale, fratello in mezzo ai fratelli.
Noi educatori, siamo chiamati a vivere la nostra vocazione di maestri della verità, alla sequela di Cristo, vero e unico Maestro, mettendo a fuoco e condividendo i doni diversi che ciascuno ha ricevuto da Dio.
Educare significa infatti farsi discepoli del Signore Gesù, il maestro che non cessa mai di educare. Dio è il primo educatore e Gesù è il Maestro divino, che insegna la via della verità e della vita. In questo non siamo chiamati a fare miracoli, ma certamente ad adoperarci, ognuno conforme ai carismi ricevuti. In un tempo di grandi e velocissimi cambiamenti, la riflessione e l’ascolto sono cruciali. Chi educa deve generare spazi d’ascolto, in cui i ragazzi e i bambini possano comunicare pensieri, emozioni, difficoltà e paure. Educare a credere in Dio e ad incontrarlo nella persona di Gesù Cristo è lo scopo di ogni educatore, il quale deve essere ricco di umanità, testimone e compagno di strada, e disposto ad incontrare i giovani là dove sono e ad ascoltarli.
Tra educatori bisogna stabilire una sinergia, fatta di dialogo e incontro. Noi come educatori siamo chiamati, oggi più che mai, ad inculcare nei ragazzi il valore della libertà che è rispetto, promozione del singolo e della famiglia.
Nello svolgimento di quest’opera educativa, ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo.
L’educatore è l’uomo della speranza, non la speranza soggettiva che è semplice palliativo ma la speranza oggettiva, che ha come oggetto Cristo, vero uomo e vero Dio, Cristo e il suo insegnamento, Cristo e la parola: dove egli stesso dice “il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno perché eterne.
L’educatore è colui che ha il coraggio di lasciare tutto e seguire Gesù, il divino Maestro.
L’auspicio e l’augurio che formulo per me e per tutti voi, è che questo natale possa essere un momento di serenità e di riflessione personale. Auguro a tutti i ragazzi a noi affidati di vivere questo Natale nel segno della condivisione, della tolleranza e del rispetto altrui, affinché possano continuare a contribuire e a costruire un ambiente sereno ed accogliente, all’insegna della crescita umana e culturale.
Auguri a tutti di buon Natale.
Angela Stallone
Presidente
A.Ge



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